I Più Grandi Eventi di Underdog negli Sport

Il mondo dello sport interessa milioni e milioni di persone a livello globale, in quanto si ha la possibilità di seguire sempre in diretta gli eventi concernenti la propria squadra del cuore o il proprio atleta preferito.

Nel corso degli ultimi anni, inoltre, l’industria delle scommesse sportive si è ampliata in maniera notevole in tutto il mondo, non soltanto grazie alla possibilità di giocare una schedina sulle migliori competizioni nazionali ed internazionali, ma anche grazie alle incredibili storie degli sfavoriti.

Ebbene sì, in questo settore ci sono diversi eventi che hanno conquistato l’attenzione degli scommettitori, e che sono ricordati per essere alcune delle più grandi storie di Underdog, ossia un termine inglese che vuole indicare una squadra, o talvolta un atleta, considerati sfavoriti dai pronostici di una determinata gara.
Per tale ragione, è possibile menzionare tre storie più popolari nel mondo, che hanno coinvolto alcuni degli atleti più forti a livello internazionale.

La vittoria di Holly Holm contro Ronda Rousey

Nel mondo delle arti marziali miste, Ronda Rousey è diventata la prima combattente donna a firmare un contratto con l’organizzazione UFC, e ha contribuito a rendere tale settore popolare in tutto il mondo. Così, quando Rousey ha dovuto difendere il suo titolo UFC contro Holly Holm, tutti i bookmakers hanno dato per scontato che la combattente fosse chiaramente favorita per la vittoria.

Tuttavia, Holly Holm ha colto l’opportunità per dimostrare al mondo le sue notevoli capacità e le sue reazioni fulminee, rendendo quindi il match davvero dinamico. Infatti, all’epoca Ronda Rousey aveva vinto dodici partite di seguito, e pertanto gli operatori, così come gli scommettitori, credevano fosse impossibile la vittoria della Holm.
Eppure, dopo un primo round piuttosto fiducioso, la Holm ha messo fuori gioco la Rousey con un calcio alla gamba sinistra, ed è stata quindi proclamata vincitrice della competizione.

La squadra di hockey degli Stati Uniti ha fatto la storia nel 1980

Nel 1980, la squadra olimpica maschile di hockey su ghiaccio degli Stati Uniti dovette affrontare i sovietici nel corso della semifinale, giocando quindi una partita davvero molto importante. La squadra americana era composta per lo più da dilettanti e da studenti universitari con la passione per l’hockey, mentre i russi avevano già vinto le Olimpiadi quattro volte consecutive.

Per questa ragione, la vittoria della Russia era un dato certo secondo i bookmakers, le cui quote di mercato lo dimostravano a pieno.

Tuttavia, il primo periodo si è concluso con un punteggio di 2-2, mentre il secondo periodo è stato caratterizzato da una serie di alti e bassi. Infatti, durante tale periodo i russi erano in vantaggio sugli Stati Uniti di un goal, e la maggior parte degli spettatori era sicura che questo punteggio sarebbe rimasto invariato fino al termine della partita.
La squadra statunitense però non aveva intenzione di accettare una sconfitta, e pertanto riuscì a segnare due goal nel corso del secondo tempo.
La partita si è conclusa quindi con la vittoria indiscussa degli Stati Uniti, i quali hanno poi vinto la medaglia d’oro olimpica nella finale contro la Finlandia.

La competizione che ha reso protagonista Muhammad Ali

Nel 1974, quando Ali tornò a combattere contro l’avversario George Foreman, molti scommettitori ipotizzarono che il pugile avesse perso le capacità che lo avevano reso leggendario. Per tale ragione, le scommesse principali si concentrarono sulla vittoria di Foreman, che aveva sette anni in meno ad Ali e apparentemente tutte le carte in tavola per poterlo sconfiggere.

Fin dall’inizio del combattimento, però, Ali assunse un atteggiamento molto diverso dal solito, posizionandosi vicino alle corde nell’attesa di un attacco da parte dell’avversario.
Così facendo, lo sforzo del pugile leggendario fu minimo, mentre quello di Foreman fu davvero notevole, al punto da essere completamente esausto al termine del settimo round.

Ali vide che la sua strategia stava funzionando, e terminò la battaglia con un paio di potenti pugni nel corso dell’ottavo round, diventando quindi nuovamente vincitore.  

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