Storia del Gioco: Esistevano i Casinò nell’Antica Roma?
Gli esseri umani sono appassionati di giochi da casinò, sin dagli albori delle prime civiltà.
Infatti, grazie ai ritrovamenti e agli studi dell’archeologia, diverse testimonianze mostrano che l’uomo ha iniziato a giocare da quando il suo intelletto ha sviluppato capacità mentali adeguate.
Nell'Antica Roma, le pratiche di scommessa erano davvero diffuse.
In effetti, le persone di ogni classe sociale, dagli schiavi ai senatori, fino agli imperatori, amavano piazzare scommesse per pronosticare gli eventi più disparati.
Tuttavia, in diversi momenti della storia romana, il gioco da casinò è stato più o meno tollerato, se non proibito.
In questo articolo risponderemo alla domanda: esistevano i casinò nell’Antica Roma?
I Saturnali e il gioco dei dadi
Nel periodo della Repubblica era proibito scommettere tranne che in occasione della festa dei Saturnali, ovvero a dicembre di ogni anno.
La celebrazione era dedicata a Saturno, dio romano dell'agricoltura e ai giorni di baldoria pubblica previsti, seguiva una festa privata all'interno delle case dei romani, in cui il rito includeva la preparazione di un "pasto inverso".
In questa occasione gli schiavi cenavano come i loro padroni e da loro venivano serviti.
Allo stesso modo dei pasti inversi, in quei giorni era consentito scommettere, poiché normalmente era illegale farlo.
Ma come giocavano i Romani a dadi? Esistevano due tipi di giochi di dadi: semplici dadi e dadi con tabellone.
Quest’ultimo gioco racchiudeva pezzi che si spostavano lanciando i dadi.
Le tabelle avevano solitamente 36 quadrati con diversi simboli tipo quadrati, lettere, foglie e croci.
Si usava lanciare tre dadi, identici a quelli moderni a sei facce.
Il tiro più vincente era fatto dai tre 6, ovvero 18 punti e in base all’andamento del gioco, i pezzi erano spostati all'indietro o in avanti.
Al di fuori della celebrazione dei Saturnali - nonostante fossero considerati illegali – i giochi da casinò erano un’abitudine quotidiana per il popolo romano.
Fra le rovine romane sono stati trovati cartelli recanti la scritta "Buon cibo e gioco d'azzardo all'interno", nonché tavoli con l’incisione della scritta "fai spazio a giocatori migliori".
Inoltre, ci sono moltissimi affreschi che provano l’abitudine al gioco dei Romani, rappresentando persone di vari ceti sociali che giocano.
Ed anche se le scommesse erano considerate illegali, i Romani continuavano a giocare e scommettere regolarmente.
Oltre ai dadi era popolare scommettere sulle battaglie dei gladiatori e sulle corse dei carri.
Sappiamo che alcuni dei più famosi imperatori romani amavano il gioco come per esempio: Nerone, Caligola che erano appassionati di dadi e anche Lotterie.
Il gioco era un momento di inclusione e intrattenimento indipendentemente dal fatto che si fosse personaggi importanti o cittadini.
Però, alle donne non era permesso partecipare a giochi da casinò assieme agli uomini.
Proviamo ad approfondire il tema del gioco da casinò nell’Antica Roma per capire i punti in comune con i casinò attuali.
Le Tabernae Lusoriae romane
Come abbiamo anticipato, sia nell’Antica Grecia che nell’Antico Egitto, come ovviamente nell’Antica Roma era diffuso il gioco proprio come simbolo di intrattenimento.
A Pompei ad esempio sono state trovate le Tabernae Lusoriae ovvero luoghi che erano adibiti al gioco indipendentemente dal proprio ceto sociale, moltissimi abitanti giocavano.
Il gioco a Pompei come era vissuto?
A Pompei sono stati trovati dei luoghi dove si giocava. Nel locale IV di Via Mercurio ad esempio, si possono ammirare molti affreschi inerenti al gioco e molti premi in mostra.
Ci sono anche divertenti raffigurazioni di liti durante il gioco e di persone che vengono cacciate dai locali.
Sono opere importanti ovviamente sia dal punto di vista artistico che sociale perché ci rimangono testimonianze rimaste intatte dall’epoca.
Se analizziamo infatti gli affreschi, possiamo comprendere quanto nella società dell’epoca fosse importante l’intrattenimento.
Infatti, insieme ai dadi non mancavano di certo il cibo e ovviamente le brocche di vino.
Quali erano i giochi da casinò più apprezzati dell’epoca romana?
I dadi assolutamente erano uno dei giochi più amati anche come abbiamo detto anche per gli imperatori.
Solitamente erano fatti di legno o avorio o metalli, proprio come quelli che usiamo ai nostri giorni.
Un altro gioco molto diffuso erano anche gli astragali, piccole ossa di solito zampe posteriori di animali come montoni o capre.
Data la loro forma, venivano lanciati in aria e quando atterravano potevano formare combinazioni differenti durante la caduta.
Ad ogni combinazione veniva dato un diverso punteggio e anche un nome differente.
Successivamente si costruirono astragali anche con altri materiali come per esempio piombo, terracotta, oro e anche argento.
Un altro gioco che attirava tantissimi giocatori era il ludus latruncolorum ovvero una sorta di dama e anche il duodecim scriptorum un gioco simile al Backgammon.
Sembra strano pensare che i casinò esistessero anche all’epoca, eppure erano un luogo molto apprezzato anche nell’antica Roma per l’intrattenimento.
Quello che non cambia rispetto alla nostra epoca è proprio la passione e l’intrattenimento che si genera dal gioco.
Possiamo quindi definire i nostri nuovi casinò come Tabernae Lusoriae.
Dobbiamo ringraziare ovviamente gli archeologi e gli studiosi per questi preziosi ritrovamenti che ci hanno permesso di fare un bel viaggio lungo 2000 anni per scoprirli.
Gli antichi romani non avevano sicuramente internet e non avevano chissà quanti Bonus ma sapevano di certo come divertirsi e intrattenersi!
Conclusioni sui giochi da casinò nell’Antica Roma
Come hai potuto notare, il gioco e le attività di scommessa, sono un elemento fondamentale per la storia e la cultura di ogni civiltà, inclusa quella dell’Antica Roma.
Sebbene nelle diverse epoche il gioco d’azzardo sia stato più o meno tollerato dai diversi imperatori romani, è vero che il popolo romano non ha mai smesso di intrattenersi con i giochi e le scommesse.
Lo dimostrano i diversi ritrovamenti archeologici che hanno tramandato fino a noi, spaccati di vita, abitudini e comportamenti, risalenti a migliaia di anni fa.
Queste testimonianze confermano la presenza di sale da gioco antiche, del tutto e per tutto simili ai moderni casinò.
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