Che cos’è il Var nel calcio?
Il Var è una funzionalità di giustizia in una partita, proprio perché permette di intervenire nel caso di errori arbitrali, ma non solo.
La tecnologia Var, infatti, permette di controllare che non ci siano simulazioni o altre scorrettezze commesse ai danni di una o dell’altra squadra.
Per molti anni abbiamo sentito parlare dell’idea di introdurre il Var durante le partite calcistiche.
Diversi telecronisti, soprattutto degli anni Novanta come il mitico Biscardi, tenevano moltissimo al ruolo del Var.
Anche parecchi allenatori hanno parlato del Var e soprattutto della loro idea di simulazione nel gioco del calcio.
Ad esempio parafrasando l’allenatore Mourinho, sembrerebbe che gli allenatori in alcuni stati europei come Spagna, Italia e anche Portogallo insegnino ai giocatori solo a vincere.
Ha dichiarato nel corso degli anni attraverso alcune interviste, di odiare profondamente la simulazione e le bugie.
Ha anche affermato che è molto raro che un arbitro dia il fallo nel caso in cui il giocatore stesso non cada e che cerca di insegnare ai suoi giocatori di essere sempre onesti e professionali, nell’ottica del fair play.
Cosa è il fair play?
Parliamo del valore di un gioco che sia leale, davvero sportivo di un giocatore che rispetti sempre e comunque le regole, sia gli avversari.
Insomma, tornando a Mourinho, scoraggia decisamente ogni tipo di simulazione nel gioco del calcio.
Un noto programma televisivo ha anche costruito un piccolo format, dove si notano molti giocatori fingere di ricevere fallo e cadere in terra.
Celebre rimane la frase di Diego Armando Maradona, quando segnò nel 1986 dicendo ai suoi compagni di andare ad abbracciarlo altrimenti l’arbitro non avrebbe convalidato.
La partita era Argentina vs Inghilterra e gli inglesi non perdonarono mai quel gesto di simulazione al Pibe de Oro, dandogli dell’imbroglione e dissero anche che ci voleva il Var, proprio quando ne avevano bisogno!
Ma in cosa consiste il Var? Scopriamolo insieme
Var è un acronimo che sta per “Video Assistant Referee” dunque un vero e proprio assistente per l’arbitro che sta in campo.
Il Var si occupa delle situazioni dubbiose e si avvale di preziosi filmati che consentono di rivedere da più persone e da diverse angolature, le azioni di gioco.
A spingere all’utilizzo di questa tecnica e quindi di questa tipologia di assistenza all’arbitro, è stato il noto Gianni Infantino, Presidente Fifa.
Questo perché il Var assicura una maggior trasparenza proprio perché fornisce una visione maggiormente ampia ed obiettiva all’arbitro.
L’uso del Var, è stato approvato dall’International Football Association Board il 6/03/2016 e nel corso degli anni il protocollo del Var ha subito comunque degli aggiustamenti.
Le più recenti modifiche sono state fornite nell’anno 2019/2020 spiegate dall’Associazione Italiana Arbitri e nel suo regolamento ufficiale.
L’IFAB ha anche rivisto i protocolli nel 2020 e tutte le novità sono state applicate nell’anno 2020/2021.
Come funziona il Var nel calcio?
Il Var è un’ottima tecnica e corregge eventuali errori arbitrari secondo il regolamento che abbiamo citato.
L’utilizzo del Var è consentito solo nel caso in cui l’organizzatore della partita e del torneo, soddisfa il protocollo Var e i requisiti richiesti dall’IFAB e FIFA con autorizzazione scritta.
Gli arbitri che vengono designati come Var o Avar, siedono tutti insieme in una sala di controllo e vengono affiancati da 2 tecnici dei video.
Questa sala, si trova dentro lo stadio o in un autobus esterno all’impianto.
Il Var segue ovviamente le dinamiche e lo svolgimento della partita sugli schermi e nel caso ci sia una valutazione sbagliata dall’arbitro glielo comunicherà.
In quali casi si può utilizzare il Var?
Nei casi ovviamente di svista, ma in particolare vengono considerati:
- Il chiaro ed evidente errore
- Grave ed evidente episodio non visto.
E specificatamente per:
- Rete segnata, rete non segnata;
- Calcio di rigore, annullamento del calcio di rigore;
- Espulsione diretta e non seconda ammonizione;
- Scambio di identità, quando viene espulso o ammonito il giocatore sbagliato.
Il Var in ogni caso può solo richiedere una revisione all’arbitro, ma la decisione finale spetta a quest’ultimo.
Inoltre, l’arbitro nel caso potrà usufruire anche della OFR ovvero la “on field review”, ovvero la moviola in campo.
Conclusioni sulla tecnologia Var
Il Var è una tecnologia rivoluzionaria per le simulazioni del calcio, un ottimo strumento soprattutto se utilizzato in modo ponderato e intelligente, proprio perché ci permette di scoprire delle situazioni di gioco che altrimenti non avremmo considerato, scongiurando il possibile errore umano.
In un’ottica di Fair Play, il Var si rivela quindi un ottimo ausilio per i tecnici in campo e per l’equità dell’incontro.
Negli anni il Var è migliorato moltissimo grazie alle nuove tecnologie sempre più precise e graficamente considerevoli.
In effetti, ogni giocatore ora ha un’idea ben precisa di simulazione e da quando il Var è utilizzato, sono diminuiti significativamente sia i problemi in campo che le situazioni ambigue durante le partite.
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