Gara Lotto, la pericolosa scommessa del Governo
Il Governo punta ad accelerare la procedura di assegnazione della nuova concessione per la gestione del Lotto, il gioco più antico al mondo ancora attivo, nonostante manchino ancora circa 20 mesi alla scadenza dell'attuale concessione.
L'obiettivo è quello di ottenere maggiori entrate per le casse erariali, aumentando la base d'asta della gara o abbassando la percentuale di aggio per il concessionario.
Tuttavia, ci sono non poche perplessità e rischi su come sarà strutturata la gara. Una corsa troppo affrettata per massimizzare gli introiti statali potrebbe rivelarsi una scommessa pericolosa per il Governo.
La gestione del Lotto richiede competenze ed esperienza specifiche e va ponderata con attenzione la sostenibilità economica per il concessionario.
Forzare troppo la mano sull'aggio o sull'upfront fee iniziale, potrebbe scoraggiare la partecipazione o minare la qualità del servizio. Insomma, quella del Lotto rischia di essere una pericolosa scommessa per l'Esecutivo, tra fretta di incassare ed esigenze di tutela di un patrimonio storico e popolare.
Due soluzioni che vedono fronti opposti
Sulla nuova gara per la gestione del Lotto il Governo si trova di fronte a due possibili soluzioni, che però vedono fronti opposti.
Da una parte c'è l'ipotesi di aumentare sensibilmente l'upfront fee, ovvero la cifra che il concessionario dovrà versare subito allo Stato per aggiudicarsi la gara.
Si parla di un miliardo di euro, il doppio rispetto a quanto versato nel 2016 da IGT. Questa soluzione farebbe felice l'Erario con un'importante entrata immediata, ma non convince chi vorrebbe invece ridurre l'aggio a favore di un esborso iniziale più contenuto.
Ridurre l'aggio significherebbe per lo Stato scommettere sul buon andamento futuro della raccolta, con entrate più basse nell'immediato ma potenzialmente più alte in prospettiva.
Una scelta rischiosa, considerata l'imprevedibilità del mercato del gioco e i precedenti poco incoraggianti avvalorati dal recente esperimento GONG deludente del Lotto.
Per questo motivo, la soluzione migliore sembra quella di tenere in equilibrio aggio e base d'asta, massimizzando gli introiti per l'Erario senza compromettere la sostenibilità della concessione.
Rinunciare a un miliardo subito per una scommessa incerta appare difficilmente giustificabile. La fretta di monetizzare, però, non deve mettere a rischio la qualità di un servizio che è patrimonio storico e popolare.
Redatto da: Diana Menchini