Premier League e Serie A: gli Investimenti per le Divise
Il calcio è uno degli sport più seguito nel mondo intero, e la maggior parte dei Paesi possiede un proprio campionato a livello nazionale.
Per esempio, in Italia il più popolare è la Serie A, mentre in Inghilterra prende il nome di Premier League.
In questo settore ci sono alcuni investimenti che vengono effettuati per migliorare l’esperienza di gioco in generale, tra cui anche quelli relativi alle divise e quindi alle magliette delle singole squadre.
Infatti, sin dalle origini, la commercializzazione delle maglie dei vari team calcistici rappresenta uno degli incassi che una società possa avere.
Per avere un’idea più chiara e approfondita su questa situazione, si può effettuare una comparazione tra il campionato italiano e il campionato inglese, in modo tale da riuscire a comprendere le differenze sostanziali tra i due.
Le principali differenze tra il campionato italiano e il campionato inglese
Prendendo in considerazione la Serie A e la Premier League, nell’anno 2018/2019 sono stati registrati cinquecento milioni di euro di investimenti relativi alle divise e alle maglie, senza considerare i vari premi ottenuti dalle squadre, i diritti tv, gli sponsor tecnici, e tanto altro ancora.
Questa cifra rende opportuno menzionare una differenza tra le due Nazioni in quanto, secondo quanto riportato dagli esperti del settore, le squadre italiane guadagnano circa un terzo rispetto agli incassi delle squadre inglesi.
Infatti, ci sono soltanto pochissime squadre italiane che hanno avuto la possibilità di contare su sponsor a livello globale, ossia cinque, mentre molte altre hanno unicamente ricevuto finanziamenti da sponsor di caratura nazionale.
Quali sono le cinque squadre italiane che disponevano di uno sponsor a livello internazionale?
Nella stagione 2018/2019, la prima squadra da menzionare è sicuramente la Juventus, la quale è riuscita a ricavare un guadagno pari a circa venticinque milioni di euro annuali, grazie all’autofinanziamento attraverso il marchio Jeep.
Il marchio Mapei, invece, ha svolto un ruolo per l’autofinanziamento del Sassuolo, che è riuscito ad ottenere una serie di somme nel corso del tempo.
È opportuno menzionare poi la Roma, il Napoli ed infine il Milan, ossia tre squadre italiane che hanno stabilito delle collaborazioni esterne, con società piuttosto differenti.
Per quanto riguarda la Roma, la partnership è stata stabilita con Qatar Airways, mentre il Milan è diventato partner ufficiale di Fly Emirates.
Il team del Napoli, invece, ha instaurato diverse collaborazioni con società appartenenti al settore alimentare, tra cui Lete e Kimbo.
Come è cambiata la situazione relativa alla Serie A dal 2018/2019 al 2022/2023?
Nel corso degli anni si è verificata una crescita degli sponsor che nella stagione 2022/2023 ha portato ad un importo complessivo degli investimenti pari a 335 milioni di euro, soltanto prendendo in considerazione il campionato italiano.
Un incremento rispetto alla stagione sopracitata, quando l’importo complessivo degli investimenti relativi sia al campionato italiano che alla Premier League era pari a cinquecento milioni di euro.
In aggiunta, effettuando una comparazione con il 2021/2022, si è verificato un aumento del 35% della spesa relativa ai partner commerciali, e questa crescita è dovuta da una serie di motivazioni.
In primo luogo, si è verificato l’avvento del settore blockchain e criptovalute, che ha coinvolto un importo di sessantadue milioni di euro in investimenti.
In aggiunta, il settore automobilistico e quello della tecnologia hanno presentato una quota di mercato rispettivamente pari a 30% e 14%.
Che cosa succederà in futuro?
Ovviamente, non è possibile conoscere nello specifico la situazione futura del mondo del calcio, anche se gli esperti del settore prevedono che i vari campionati, così come gli investimenti ad essi relativi, siano destinati a crescere fino al 2029.
Infatti, le scommesse sportive online sono diventate possibili su alcuni siti di casinò virtuali legali come WinCasino, che dispongono della licenza ADM e che permettono agli utenti di giocare una schedina in maniera consapevole e moderata.
Basta possedere un conto di gioco, ricordando però di adottare tutte le misure di prevenzione volte a limitare la diffusione del fenomeno della dipendenza patologica, considerando il gioco da casinò come semplice divertimento.