La proposta di Tardelli: "Scommesse al posto del Decreto Crescita"
L'ex calciatore campione del mondo Marco Tardelli, in un'intervista rilasciata, ha avanzato una proposta controversa: sostituire il Decreto Crescita con una redistribuzione dei proventi derivanti dalle scommesse sportive.
Secondo Tardelli, questa soluzione aiuterebbe il mondo del calcio più di quanto stia facendo il Decreto Crescita. L'ex centrocampista della nazionale è consapevole che l'idea di sponsorizzazioni da parte di società di scommesse possa apparire moralmente discutibile, ma ritiene che sia preferibile a ciò che si è visto nella sfida di Coppa Italia tra Lazio e Roma.
Le motivazioni alla base della proposta
Tardelli motiva la sua proposta spiegando che, seppur discutibile moralmente, consentire nuovamente pubblicità e sponsorizzazioni da parte delle società di scommesse sarebbe meno dannoso di quanto visto in quel match.
L'ex calciatore fa riferimento ai gravi episodi di razzismo che hanno macchiato la partita, ritenendoli molto più inaccettabili di una semplice sponsorizzazione.
La sua idea mira quindi a trovare risorse per il calcio alternative al Decreto Crescita, permettendo al contempo un maggiore controllo su un settore delicato come quello delle scommesse sportive, come dimostrano anche le operazioni contro il gioco illegale svolte dalle forze dell’ordine.
L'appello di Allegri: riforme interne per salvare il calcio italiano
"Perché non provare anche con il tetto dei salari? Una sciocchezza, scherzavo". Il tecnico della Juventus Massimiliano Allegri, con la sua proverbiale ironia, ha lanciato una provocazione che evidenzia una delle criticità del sistema calcio: gli stipendi milionari difficili da sostenere per i club.
L'allenatore livornese suggerisce che "il Governo potrebbe agevolare le società con la Tax Credit sul settore giovanile, per valorizzare i nostri talenti". Ma, nonostante questo, è convinto che il problema vada risolto internamente: "Il calcio ha bisogno di una riforma, ma l’aiuto non dobbiamo chiederlo al governo. Soldi non ce ne sono da anni".
E lancia un appello accorato ai vertici del pallone italiano: "Perché dare aiuti a fondi stranieri con liquidità infinita? Perché non fare squadra e cercare una soluzione? Spero che il presidente Casini e quello federale trovino una soluzione per salvare il nostro calcio".
I conti in rosso delle società: situazione insostenibile
Allegri fotografa una situazione economica critica: "Sono anni che questo calcio è in rosso". I bilanci deficitari affliggono la maggior parte dei club, con perdite pesanti accumulate nel tempo.
Serve un intervento urgente e sistemico, una riforma in grado di riequilibrare un sistema allo sbando. Come sottolinea il tecnico bianconero, "perché dare aiuti economici a fondi stranieri che hanno una liquidità infinita?".
Occorre invece fare squadra, con un progetto condiviso che parta dall'interno del calcio italiano. Le sue parole suonano come un monito accorato ai presidenti di Lega e Figc: è il momento di agire con decisione per salvare il pallone tricolore da una situazione economica ormai insostenibile.
Redatto da: Diana Menchini